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TORINO, 23 settembre - La bella Juve di Udine è già un ricordo. I bianconeri, chiamati a bissare la larga vittoria contro i friulani, si ritrovano invece sconfitti meritatamente da un Palermo giovane e intraprendente, trascinato da un giocatore straordinario: Javier Pastore. L’attaccante argentino segna il primo gol, entra nell’azione del secondo e per tutta la partita risulta imprendibile per qualunque giocatore bianconero. Tra gli uomini di Del Neri, il migliore, come a Udine, è Krasic, che però predica nel deserto. Chi pensava che il periodo delle difficoltà per la Juve fossero già finite, dovrà ricredersi. E dovrà ricredersi anche chi sosteneva la tesi di un Palermo in crisi.

PRIMO TEMPO - Comincia bene la Juve con un paio di accelerazioni di Krasic (osannato dal pubblico a ogni intervento), ma al primo affondo il Palermo va a segno. È il 2', Pastore lancia Pinilla sul filo del fuorigioco, tiro immediato che Storari respinge come può. Sulla palla si avventa lo stesso Pastore, che approfitta del letargo della retroguardia bianconera per infilare l'incolpevole portiere della Juve (che ne dice di tutti i colori ai compagni). La reazione della squadra di Del Neri è piuttosto lenta: Pepe ha una discreta occasione al 14', Del Piero si fa vedere con un tiro da fuori pochi minuti dopo. I rosanero, però, si difendono benissimo e, anzi, grazie alle splendide giocate del terzetto Pinilla-Ilicic-Pastore (gran giocatore l'argentino), mettono più volte in difficoltà la Juve. Che al 36' rischia di andare di nuovo sotto quando il cileno sfiora il palo alla destra di Storari. Due minuti dopo Del Piero mette paura a Sirigu con una forte punizione, ma il portiere del Palermo si salva in angolo. In campo, però, c'è un Pastore straripante. L'argentino al 40', approfittando di una goffa scivolata di Motta, si trova solo davanti a Storari. Per fortuna della Juve, angola troppo la conclusione rasoterra, che finisce sul palo. Del Piero gli risponde due minuti dopo, costringendo Sirigu a un miracolo con un missile da fuori, che l'estremo difensore rosanero devia non si sa come sulla traversa. Poi un episodio destinato a far discutere: sempre Del Piero entra in area dalla sinistra, Cassani lo affronta e lo mette giù. Il difensore del Palermo prende nettamente le gambe, ma il capitano accentua troppo la caduta, ingannando l’arbitro Orsato, che fa finta di niente.

SECONDO TEMPO - A inizio ripresa Del Neri decide di dare una scossa alla squadra, togliendo un Quagliarella evanescente e un Pepe poco incisivo per inserire i “pezzi grossi” Amauri e Iaquinta. Il doppio cambio sembra dare qualche frutto, perché la Juve sembra più incisiva, ma la prima occasione arriva solo al 55’, con una conclusione da fuori di Del Piero che Sirigu para senza particolari problemi, ripetendosi poco dopo su Amauri. Ma è Balzaretti ad andare più vicino al gol al 57’ costringendo Storari alla deviazione in angolo dopo una bella azione personale. E al 62’, due minuti dopo l’ingresso in campo di Aquilani al posto di Del Piero, arriva il raddoppio dei rosanero. C’è ancora una volta lo zampino di Pastore, che sorprende Storari con una conclusione a giro da fuori. Il tiro non sembra irresistibile, ma il portiere bianconero respinge male. La palla finisce sui piedi di Ilicic, che non ci pensa due volte a tirare. La sfera rimbalza in modo strano e non lascia scampo all’estremo difensore della Juve. Al 66’ gol annullato a Iaquinta per un fuorigioco abbastanza netto. Cinque giri di lancetta e Krasic ha suoi piedi la palla dell’1-2 sul primo errore della partita di Pastore in disimpegno, ma il serbo conclude largo. Poco dopo ci prova di testa Amauri su cross di Krasic, ma anche in questo caso Sirigu può guardare il pallone andare fuori. L’italo-brasiliano si ripete al 78’ sempre di testa su angolo, ma l’estremo difensore dei siciliani questa volta risponde bene. Sulla ribattuta Felipe Melo manda alto. All’85’ Bovo mette la parola fine alla partita, battendo Storari con una gran punizione (ma il portiere juventino parte in ritardo). La rete di Iaquinta due minuti dopo rende solo meno amara la sconfitta (anche se Krasic nel recupero sfiora il palo di testa). Ma è inutile nascondere che la Juve esce ridimensionata (e il Palermo ingigantito) da questo match.



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