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POZNAN, 1 dicembre - Per i più ottimisti si giocherà alla simpatica tempe ratura di -14, ma c’è chi preve de che si arrivi comodi comodi a -18, come dire che si potreb be serenamente conservare un surgelato sulle tribune del Miejski Stadion: non è terrori smo climatico, ma previsioni del tempo. Ieri sera la Juven tus ha assaggiato i pizzicotti del -9 incombente sulla rifini tura, senza che nessuno si an gosciasse più di tanto in vista della partita e della prestazio ne bianconera. La preoccupa zione, tuttavia, rimane quella degli infortuni.
 
STESINA - Luca Stefanini, il medico della Juventus, annuisce sospirando: «E’ in dubbio che le possibilità di un infortunio muscolare a queste temperature aumentino. Que sto perché il corpo umano è un motore che entra in funzione a una determinata temperatu ra, costringerlo a farlo con più freddo comporta delle modifi cazioni fisiologiche che porta no a degli squilibri». Il che non significa che lo stiramento è dietro l’angolo, ma che chi va in campo deve fare moltissima attenzione: «In realtà le pre cauzioni che prendiamo nor malmente per l’inverno italia no valgono tranquillamente anche qui», spiega Stefanini. «Il che vuol dire una cura partico lare dell’alimentazione e del l’abbigliamento. I giocatori mangeranno qualche carboi drato in più, il che significa un piatto e mezzo di pasta invece che uno e magari una fetta in più di crostata, perché lavora re al freddo comporta un mag giore dispendio energetico che si compensa con il cibo. E poi sfruttiamo al massimo le nuo­ve tecnologie in fatto di tessuti caldi, ma traspiranti, che quin di fanno evaporare più veloce mente il sudore».

IL PROTOCOLLO - Anche il riscaldamento non sarà parti colare: «Seguiremo il nostro protocollo in modo molto rigo roso. La differenza potrebbe es sere per i giocatori in panchina che si terranno al caldo con co perte termiche e calzature spe ciali (dai doposci a copriscarpe elettrici), ma dovranno scal darsi con più attenzione. Si po trebbero vedere dei panchina ri che iniziano i soliti esercizi per essere pronti in caso di ne cessità ». Le parole di Stefanini si condensano in una nuvola di vapore davanti alla sua bocca, mentre scruta l’inizio dell’allenamento: «In realtà una delle conseguenze più pericolose del freddo sono le condizioni del campo. Questo potrebbe essere molto duro, quindi aumenta il rischio di infortuni di tipo trau matico, derivanti da uno scon tro per scivolata o da un piede messo male. In fondo però non è peggio che certi campi di se rie A e pure la temperatura non deve diventare un’osses sione: la differenza fra -10 e -15 in realtà è molto sottile».

PERCEPITA - Il problema, semmai, sono l’umidità e il vento che contribuiscono a ren dere più o meno sopportabile il freddo. E’ il famoso concetto di “temperatura percepita” dal corpo umano, un dato che si ot tiene (quando si tratta di misu rare il “freddo”) incrociando i gradi del termometro con la ve locità del vento e la percentua le di umidità. Gli americani l’hanno battezzato “windchill factor” e se davvero ci fossero -18 questa sera, i gradi percepi ti sarebbero oltre i -30 conside rato un vento che potrebbe toc care i 52 chilometri all’ora e un’umidità intorno all’80%.





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