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BASILEA (SVIZZERA), 3 novembre -Vittoria della Roma, pareggio del Milan. Sono queste le due sentenze delle due gare di Champions League delle squadre italiane. I giallorossi di Ranieri vincono 3-2 a Basilea dopo una grandissima sofferenza e conquistano il secondo posto nel girone. Di Menez, Totti e Greco le reti che danno i tre punti ai capitolini. Per i rossoneri di Allegri, invece, è una beffa clamorosa il 2-2 di Pedro Leon al 48'. La doppietta di Inzaghi (il secondo gol in clamoroso fuorigioco) non basta per punire Mourinho e il Real Madrid: le "merengues" erano andate in vantaggio 1-0 con Higuain alla fine del primo tempo ma si erano fatte rimontare con il solito immortale Inzaghi subentrato nella ripresa al posto di Ronaldinho. 

ROMA D'ORGOGLIO - La Roma esce da Basilea con tre punti e la certezza di aver finalmente ritrovato quella fiducia mentale che tanto era mancata in un avvio di stagione a dir poco tribolato. Un successo importante per i giallorossi che grazie alle reti di Menez (17' pt), Totti (26' pt rig.) e Greco (32' st) ipotecano il passaggio del turno (approfittando anche del ko interno del Cluj contro il Bayern Monaco). Già, proprio il capitano che torna al gol dopo un lunghissimo digiuno: 176 giorni di astinenza (dallo scorso 9 maggio nella sfida casalinga contro il Cagliari in campionato) che proprio non andavano giù al n° 10 di Porta Metronia. 

AVVIO CON ALTI E BASSI - Pronti via e la Roma fa vedere di essere subito in palla: azione di Menez sulla fascia, entra all'interno dell'area di rigore, ma la sua conclusione finisce di poco alta sopra la traversa. Sembra un buon segnale per i giallorossi ma ancora una volta, inspiegabilmente, la squadra capitolina arretra il proprio baricentro, soffrendo la velocità del Basilea che prima con Stocher (espulso nel finale), poi con Huggel (che parata di Julio Sergio!) ed infine con la coppia Streller-Shaqiri sprecano malamente la rete del vantaggio che avrebbe certamente cambiato l'inerzia della gara. 

LA SVOLTA - Ranieri urla dalla panchina, chiede più pressing e maggior velocità alla squadra, soprattutto sulle fasce. Menez & co. prendono in parola il loro allenatore: Totti lancia perfettamente Vucinic in contropiede sulla fascia sinistra, il montenegrino si accentra e viene atterrato al limite dell'area di rigore, l'arbitro lascia proseguire per il vantaggio e Menez di precisione infila Costanzo con un bel tocco di destro a fil di palo. Subito dopo il francese viene atterrato in area, ma il replay mostra come il transalpino è stato toccato fuori dall'area di rigore. È una Roma più sicura dopo il gol, in palla, convinta dei propri mezzi, soprattutto in fase di possesso mentre in difesa soffre ancora troppo la velocità dei giocatori svizzeri. Il Basilea però è inconcludente in attacco e i capitolini ne approfittano come le grandi squadre sanno fare: in un'azione di contropiede Riise viene atterrato in area di rigore, evidentemente trattenuto da Stocker per i pantaloncini: l'arbitro non può far altro che assegnare il rigore e ammonire il calciatore elvetico. Dal dischetto si presenta Totti che realizza di rabbia il 2-0: la traiettoria non è molto angolata, ma è altrettanto potente impedendo di fatto a Costanzo la parata. È la fine di un digiuno infinito.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa il Basilea si getta in avanti per tentare di agguantare il pareggio e al 24', dopo ripetuti tentativi, accorcia il risultato grazie soprattutto all'errore di Burdisso: il difensore spizza involontariamente su un cross innocuo mettendo Julio Sergio fuori causa e permettendo a Frei di appoggiare facilmente in rete il 2-1. Ranieri corre subito ai ripari: inserisce Borriello al posto di Vucinc e Greco per Menez. Gli 8' minuti successivi sono durissimi per i giallorossi che si difendono con le unghie e con i denti resistendo alle sfuriate elvetiche. La Roma è schiacciata in area di rigore ma in contropiede, al 32', proprio i due nuovi entrati confezionano il 3-1 che sembrerebbe a quel punto chiudere la partita: Borriello scatta in profondità, supera con un doppio dribbling altrettanti interventi della difesa del Basilea e viene messo giù. Sarebbe rigore, ma l'arbitro fa proseguire e Greco di sinistro batte Costanzo. A quel punto la Roma ha la partita in mano, ma si fa male Nicolas Burdisso e il tecnico giallorosso butta nella mischia il fratello Guillermo. Gli svizzeri ci credono ancora e fanno bene perché al 37' trovano il 2-1 con una girata di sinistro di Shaquiri. La squadra di Ranieri a quel punto è in debito d'ossigeno palese, ma grazie ad una difesa strenua nei successivi 11' riesce a portare a casa un successo a dir poco fondamentale per il proseguio del cammino nell'Europa che conta. Ora, il derby di domenica prossima contro la Lazio, può essere affrontato con molta più tranquillità anche se contro la capolista servirà un'altra Roma.


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MILAN PARI BEFFA COL REAL - Due gol al Real Madrid, due reti che valgono tre punti al Milan e l'ingresso nella leggenda al bomber rossonero. Pippo Inzaghi rovina il compleanno a Gerd Muller, 'der bomber' della Germania e del Bayern degli anni '70, superandolo nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi nelle competizioni Uefa. Il tedesco si è fermato a quota 69, Inzaghi era a 68 ed ora lo scavalca andando a 70. E' stata una notte da sogno quella vissuta dal Milan di Allegri che ha superato per 2-1 i galacticos spagnoli. Una notte che non ti aspetti e che invece diventa realtà grazie alle zampate di quel vecchietto con la maglia numero 9 che di tramontare non ne ha proprio alcuna intenzione. Il Milan vince 2-1 contro il Real Madrid di Mourinho. Vince in rimonta dopo essere andato sotto al termine del primo tempo. Vince grazie al cuore e alla determinazione, nonostante la serata no di Ibrahimovic e Pato.

PRIMO TEMPO - Primi venti minuti di marca spagnola. Il Real di Mourinho, se possibile, esalta ancora di più le qualità già messe in mostra al Bernabeu. Dopo due minuti è subito Higuain a mettere i brividi ad Abbiati con un tiro a giro che il portiere rossonero devia in angolo in tuffo. I ritmi sono altissimi e i cambi di fronte improvvisi. Il Real affida il gioco ai piedi fatati di Ozil, con Di Maria e Cristiano Ronaldo pronti a dare quella spinta propulsiva che mette in affanno sistematicamente la retroguardia rossonera. Le sortite offensive del Milan partono dagli scatti felini di Pato, volitivo ma a volte poco lucido, e ai tocchi di prima di Ronaldinho che cerca ripetutamente di innescare Ibrahimovic apparso in serata storta. E' proprio lo svedese il problema del Milan. Si vede che ha voglia ma non riesce ad incidere, sempre anticipato da Sergio Ramos e poco determinato nelle due palle gol piovutegli sui piedi nell'arco del match. All'8' minuto è ancora il Real a provare la via del gol con Pepe che di testa schiaccia male e non inquadra la porta da ottima posizione. Non passa nemmeno un minuto e il Milan prova a rispondere con Boateng che dal limite dell'area prova a infilare Casillas ma calcia troppo centrale per poter sperare di portare avanti la sua squadra. All'11' è di Maria ad avere un'occasione clamorosa per il vantaggio: la difesa del Milan è posizionata male e l'argentino di invola da solo verso Abbiati; Zambrotta riesce a contenerlo e costringe l'attaccante merengue a calciare a lato. Il Real Madrid spinge e costringe il Milan sulla difensiva. Al 20' Pirlo si sostituisce per due volte di fila ad Abbiati, prima salva sulla linea su un colpo di testa a botta sicura di Higuain, poi si ripete sulla conclusione successiva di Di Maria. La reazione del Milan è tutta sui piedi di Ibra che ha una grande occasione al 23' a tu per Grande ripartenza del Milan con Boateng che serve in area Ibrahimovic che a tu per tu con Casillas cerca di beffarlo sotto le gambe senza successo. Gol sbagliato, gol subito. La legge del gol viene confermata al 44' quando Sergio Ramos beffa Zambrotta e serve Di Maria che taglia con una passaggio in verticale la difesa del Milan e permette a Higuain di girare in gol in beata solitudine.

RIPRESA - Nella ripresa il Milan parte più determinato e prova subito a pareggiare il conto con Abate che dalla destra mette in area spagnola un cross teso che Pepe intercetta prima di Ibra. Mourinho si innervosisce e chiede più concentrazione ai suoi. Al 59' Allegri prende la decisione che risulterà decisiva: fuori Ronaldinho, dentro Inzaghi. Cambia tutto. Al 67' arriva subito il pari di SuperPippo: Pepe scivola e lancia in contropiede Ibrahimovic, cross dello svedese, papera di Casillas che va a farfalle e permette a Inzaghi di infilare agevolmente di testa a porta vuota. San Siro si infiamma per il suo bomber che al 77' manda in estasi tutti: lancio di Gattuso e l'attaccante rossonero che scatta in fuorigioco, l'arbitro non fischia e Pippo in scivolata anticipa Casillas in uscita. E' una doppietta incredibile che vale una rimonta incredibile. L'ultimo quarto d'ora vede il Real Madrid provarci ma il pari non arriva. Finisce 2-1 per i rossoneri. Con inevitabile standing ovation all'intramontabile Pippo Inzaghi. 





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    Manuelinho

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